Mirko Gori, il lavoro nel penitenziario di Spoleto e la passione per il ring

Siamo cresciuti sulle note di Rocky e il termine occhi della tigre, battuta del celebre film, usato per definire la determinazione di una persona. Anno 1974 nel mese di luglio nasce un bambino che i propri genitori chiamano Mirko. Dalle prime foto si vedono subito quegli occhi che in futuro diverranno occhi di tigre. Parliamo di Mirko Gori assistente capo coordinatore della Polizia Penitenziaria in forza alla C.R di Spoleto nella sua carriera ha conquistato 2 titoli italiani, un titolo europeo quattro titoli mondiali ed un titolo intercontinentale professionisti nello sport da combattimento ” Kick boxing” k1 . Un combattente un guerriero moderno un po santo un po diavolo, con il viso da buono ma con gli occhi di tigre quando combatte. Ha scritto un libro dal titolo “adrenalina pura” un po come i poeti maledetti che usavano l’assenzio per scendere nel tempio delle parole, il guerriero in questione si nutre di adrenalina pura per portare a casa tante vittorie. Quaranta vittorie 10 per KO, nessuna sconfitta nessun pareggio. Insomma Mirko è un personaggio, un bel personaggio! Ma soprattutto un bravissimi ragazzo e un gran poliziotto.

Oggi Mrko a quasi 45 anni ancora si allena e vuole combattere, nel frattempo allena e addestra le persone che seguono i suoi corsi, dai bambini agli adulti uomini e donne , i suoi allievi ricevono lezioni dal maestro, quelle lezioni in cui viene trasmesso l’amore per lo sport, per la disciplina , trasmettendo in oltre quella carica positiva del campione che a 43 anni ha vinto un titolo Intercontinentale. Guardo Mirko e penso: Quanto successo avrebbe avuto negli stati uniti! si perchè Mirko oltre ad essere un grande atleta come abbiamo detto è un grande personaggio mediatico e li sarebbe diventato( per quello che ha vinto) ; Una leggenda! Nel 2015 ha partecipato alla Spartan Race di Orte a testimonianza di grande attaccamento alla disciplina sportiva non soltanto come crescita umana ma sempre e soprattutto per la sfida che nasconde la gara , per il sapore di quella adrenalina che mi fa pensare a quanta positività ci sia nello stesso concetto di sfida, di competizione, facendo capire che il significato della parola “COMBATTERE” sia proprio questo : Non arrendersi mai mettersi in discussione sempre perchè chi combatte non si ferma !
Ma Mirko ogni giorni indossa la divisa per combattere un altra sfida , quella di una vita normale, con gli occhi alti fieri, quegli occhi gentili che per lo sport sono “occhi di Tigre”.

FONTE
https://www.poliziapenitenziaria.it/mirko-gori-il-lavoro-nel-penitenziario-di-spoleto-e-la-passione-per-il-ring/