Sabato 22 ottobre, presso il bellissimo palazzetto dello sport “Roman Sport City” di Pomezia, davanti ad un gremitissimo pubblico di circa mille persone, provenienti da tutta Italia, l’atleta di Spoleto Mirko Gori si è laureato nuovamente campione del mondo di K-1 (professionisti), questa volta per la prestigiosa sigla XFC (Xtreme Fighter Champion ), che conta una promotion internazionale con atleti di altissimo livello.
Mirko Gori, già campione del mondo per ben quattro volte, in altrettante federazioni, compie così una strepitosa impresa, raggiungendo il record di 5 titoli mondiali in 5 diverse sigle, su 5 differenti categorie di peso.
Ad incrociare i guantoni con l’atleta italiano (dopo l’improvvisa disdetta dell’atleta brasiliano, Marcelo Silvia, per irrisolvibili problemi legati al visto del passaporto), è stato un fortissimo combattente proveniente dall’Uzbekistan di 35 anni. Si tratta di Zokirbkou Yan, che vanta un palmarès di tutto rispetto: 22 match da professionista, con 20 vittorie, una sconfitta e un pareggio.
La vittoria da parte di Mirko Gori è arrivata a circa metà del terzo round, grazie ad una fulminea e chirurgica ginocchiata al corpo dell’atleta Uzbeko che è finito a terra, non riuscendo a proseguire l’incontro. Dopo un avvio del match caratterizzato da una fase di studio da entrambe le parti, come consueto tra atleti pro, l’incontro si è acceso alla seconda ripresa dove gli atleti hanno dato spettacolo scambiandosi colpi di alta intensità, facendo infiammare i quasi mille spettatori del Roman Sport City. Gori ha incassato una sequenza di colpì di boxe di notevole potenza e precisione dell’atleta Uzbeko, ma poi ha reagito e risposto immediatamente con determinazione, portando dei potenti low kick (calci in linea bassa), alle gambe dell’avversario, Yan, scuotendolo visibilmente.
Il comitato direttivo e organizzativo XFC (Xtreme fighter champion) rende noto che l’anticipo di numerosi match (incluso il titolo Mondiale k-1 Pro , Gori vs Zokirbkou, cat-75 kg ) è stato causato dagli innumerevoli blocchi aeroportuali in essere in vari paesi europei, Italia inclusa. Questo, per dar modo agli atleti provenienti da paesi maggiormente distanti, un più agevole rientro in sede, onde evitare loro complicazioni e disagi.
Grande soddisfazione quindi, da parte di Mirko Gori, che con grande affetto ringrazia tutti coloro che lo hanno seguito fino a Pomezia, dal nord al Sud Italia e tutti quelli che lo hanno fatto , tramite i vari canali social, sia oggi che durante tutto il suo percorso di questa fantastica impresa.